RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - Risarcimenti del G8 la legge "salva poliziotti"

Genova, 23 gennaio 2011

Risarcimenti del G8 la legge "salva poliziotti"
MARCO PREVE

«Hanno voluto salvare dalla bancarotta i condannati della Diaz e di Bolzaneto». È lapidario il commento di Emanuele Tambuscio, uno degli avvocati del Genoa Legal Forum di fronte alla notizia relativa ad una legge che permetterebbe al Ministero dell´Interno di non rivalersi sui propri dipendenti per i risarcimenti, e le conseguenti spese legali, provocati dalle numerose condanne per l´irruzione alla scuola Diaz e gli abusi del carcere di Bolzaneto. Anche se le sentenze di secondo grado devono ancora essere valutate in Cassazione, e pur ipotizzando alcune assoluzioni, sicuramente i risarcimenti per le lesioni subite non saranno cancellati e in tutto, comprese le spese legali, la cifra potrebbe raggiungere i dieci milioni di euro.
Il caso, denunciato da un articolo di Famiglia Cristiana, è quello relativo al decreto legge in "Materia di sicurezza" numero 187 del 12 novembre 2010 e trasformato in legge il 17 dicembre. In quel mese è stato inserito un articolo "2 bis" che prevede la costituzione di un "fondo di solidarietà civile" per vittime di «manifestazioni sportive» ma anche, assai genericamente «di manifestazioni di diversa causa», e più avanti le «modalità relative all´esercizio di rivalsa o all´eventuale rinuncia ad esso». Traduzione: fino ad oggi in caso di risarcimento per sentenze a carico di un poliziotto, lo Stato pagava e poi si rivaleva sul condannato.
Oggi una speciale commissione presieduta da un Prefetto e tutta interna al Viminale potrebbe decidere di non farlo e lasciar pagare all´Erario, ovvero a noi cittadini, tutte le spese dei condannati. «E´ una legge che si presta a varie letture - è il commento del procuratore generale della Corte d´appello Enrico Zucca, pm storico del caso Diaz assieme al collega Francesco Albini Cardona - . Da un lato questo provvedimento potrebbe tutelare anche poliziotti picchiati da black bloc o ultrà che condannati in sede civile non avessero i soldi per il risarcimento. Credo però che l´altra lettura sia altrettanto valida ed è la dimostrazione che lo Stato, per le vicende del G8, ha pervicacemente negato il diritto al risarcimento delle vittime impugnando ad esempio tutte le sentenze civili». «Eppure lo Stato quando ha voluto risarcire lo ha fatto - aggiunge il procuratore Zucca - . Penso al caso Aldovrandi di Ferrara (Federico, il giovane ammazzato di botte dagli agenti di una volante; ndr), ancora prima di una sentenza definitiva c´è stato il pagamento di due milioni di euro alla famiglia».
Per i pm genovesi questa scelta sarebbe in sostanza la conferma di una strategia più volte manifestata, quella del rifiuto di ogni responsabilità e dell´ostinata difesa del "gruppo". Ed è proprio su questa linea che si innesta uno dei temi del ricorso in Cassazione dei procuratori Zucca ed Ezio castaldi quando chiedono al governo italiano il rispetto di normative europee che prevedono la sospensione per i funzionari rinviati a giudizio e la radiazione per quelli condannati.